Come usare il biberon

Come usare il biberon

Il biberon è uno degli accessori per la prima infanzia più utile e necessario ad una neo mamma. La scelta del biberon per l’allattamento con formule preparate di un neonato è un ottima alternativa al seno e, in molti casi, è l’unica strada percorribile.

Il biberon, inoltre, può essere usato per bere l’acqua, il thè, la camomilla e per aggiungere al latte i biscotti in polvere o altri alimenti durante i mesi dello svezzamento. Questo strumento è molto comodo da portare in giro e permette di avere sempre il necessario a portata di mano. Esattamente come accade per l’allattamento naturale, anche per quello artificiale bisogna disporre di alcune nozioni fondamentali, per sapere cosa fare, come e soprattutto cosa evitare.

In commercio esistono diverse marche e modelli di biberon ed è molto facile trovare quello più adatto al proprio bambino, con la garanzia di usare prodotti fatti con materiali testati, sicuri ed estremamente igienici. E fondamentale controllare che il numero di fori sia quello consigliato per l’età dell’infante, per il resto l’ampia gamma in vendita nei negozi specializzati e nei supermercati, permette di scegliere tra varie forme, grandezze e colori. Infine, con l’aggiunta di manici e la sostituzione delle tettarelle con appositi beccucci, il biberon si adatta perfettamente alle diverse esigenze che la crescita di un bambino comporta.

Per allattare in modo corretto un neonato con il biberon bisogna posizionarlo in modo da favorire la deglutizione, con la testa appoggiata nella piega del proprio gomito e in posizione rialzata rispetto al resto del corpo, evitando assolutamente di tenerlo sdraiato (posizione che potrebbe contribuire a far andare di traverso il latte). Con la mano libera bisogna porgere al piccolo il biberon con una presa sicura in modo che la tettarella sia un punto fermo e non gli scivoli in bocca durante i movimenti continui della suzione.

Prestare attenzione a come si impugna il biberon è molto importante per evitare che il neonato ingerisca un elevata quantità di aria che potrebbe accentuare le coliche gassose o favorire l’insorgere di spiacevoli e dolorosi mal di pancia. Per avere la certezza che l’inclinazione della tettarella è quella ottimale bisogna formare un angolo di 45 gradi rispetto al corpo del lattante. E molto importante mantenere una presa salda e avvolgere il piccolo in un tenero abbraccio per trasmettergli sicurezza e tranquillità.

E giusto sapere che il nutrimento con il biberon comporta una fatica minore per il neonato rispetto ad una poppata al seno materno ed è per questo che vengono consigliate tettarelle con pochi fori che costringono il piccolo ad usare i muscoli delle mascelle per ottenere il latte.

Bastano pochi gesti per abituare i bimbi all’uso del biberon

Innanzitutto è bene essere metodici nei modi e negli orari, poi per far prendere confidenza al bambino con questo sconosciuto oggetto è sufficiente avvicinarglielo ad un angolo della bocca per stuzzicare il suo istinto a bere o, in alternativa, bagnargli le labbra con qualche goccia di latte in modo da invogliarlo con il sapore dolciastro.

E altresì importante verificare che i buchi della tettarella siano liberi da intoppi per assicurarsi che il flusso sia costante e, in base al tempo impiegato per bere, è facile capire se la suzione è adeguata o se bisogna variare qualcosa per migliorare l’allattamento.

Anche la scelta del modello non è da sottovalutare. I biberon classici sono i più indicati e devono avere la tettarella morbida con una lunghezza tale da sembrare il più possibile il capezzolo del seno materno. Del resto con un pò di spirito di osservazione una mamma attenta sarà in grado di percepire prontamente i disagi e le preferenze del proprio figlio nei confronti del tipo di biberon.

Nel caso in cui si tratti di piccoli, ma non neonati, tutti questi accorgimenti diventano superflui in quanto non si corre il rischio di creare confusione tra seno e biberon e l’impugnatura è effettuata direttamente dal bambino che, per riuscire a bere, deve trovare la posizione ideale in modo autonomo.

In ogni caso, l’ampia scelta di biberon disponibili in commercio rende abbastanza facile la risoluzione di qualsiasi tipo di problema e permette alla mamma di variare modello se uno risulta inadeguato alle proprie esigenze. Ci sono articoli pensati appositamente per ridurre il rischio di coliche e l’insorgere del singhiozzo, articoli dall’impugnatura ergonomica, modelli creati per il passeggio e il trasporto fuori casa, ecc.

I nuovi materiali con cui vengono prodotti attualmente gli ultimi biberon non richiedono particolari procedimenti per il lavaggio. E sconsigliato l’uso del tradizionale detersivo per i piatti o peggio ancora dei risciacqui in lavastoviglie. E sufficiente detergere abbondantemente i diversi pezzi del succhiotto scomposto sotto il getto dell’acqua corrente (preferibilmente calda) e, successivamente, effettuare un accurata igienizzazione con gli appositi liquidi da diluire in una bacinella o con gli sterilizzatori a vapore, molto più economici e meno inquinanti. La sterilizzazione è necessaria almeno nel primo anno di vita. Questa operazione è doverosa al termine di ogni poppata, in quanto bisogna pensare che il biberon entra a contatto diretto con il neonato e potrebbe veicolare sporco, germi e batteri.

Noi ti consigliamo quindi di evitare aggressivi lavaggi in lavastoviglie o con i detergenti per i piatti, di non far bere il piccolo in posizione orizzontale e di evitare di lasciargli il biberon nel lettino per scongiurare danni ai dentini. Infine, anche se il biberon può essere introdotto nel microonde è preferibile usare altri metodi per riscaldare il latte in quanto questo tipo di cottura non garantisce una temperatura omogenea del contenuto.

Al giorno d’oggi molte mamme sono molto scettiche sull’uso del biberon e sull’allattamento artificiale, è necessario quindi sfatare alcune dicerie e pensare che la costante ricerca e sviluppo nel settore della prima infanzia ha permesso di disporre di prodotti e di formulazioni all’avanguardia. Infine, l’uso del biberon si rende necessario anche come aggiunta quando il latte materno non è prodotto in quantità sufficiente, in caso di particolari patologie della mamma o del bambino e quando a causa di un allontanamento della mamma è obbligatorio ricorrere ad un allattamento combinato.

Il biberon è uno strumento fondamentale anche in tutte quelle circostanze in cui una mamma si tira il latte per problemi di organizzazione per consentire ad un’altra persona di nutrire il bambino. Usare il biberon per allattare il proprio figlio non deve quindi creare dubbi o sensi di colpa. Il giusto atteggiamento nei momenti delle poppate permette comunque di instaurare un rapporto di amore e fiducia al pari di quanto comporta un attaccamento al seno.