Per favorire la crescita dei nostri bambini è importante una dieta sana ed equilibrata, in cui il consumo di pesce è previsto almeno due volte a settimana. Questa cadenza permetterà ai più piccoli di assimilare tutte le caratteristiche nutrizionali presenti in questo alimento, oltre ad allenare il loro palato a gusti raffinati, naturali e di qualità. Spesso siamo restii a far mangiare determinati tipi di pesce per paura delle spine, vediamo dunque quali pesce senza spine far mangiare ai nostri bambini .
Proprietà e benefici del pesce
Il pesce è ricco di:
- Acqua (presente per il 60/80 % in base alla tipologia di pesce);
- Proteine (circa il 25%) dette “nobili” perché composte da aminoacidi essenziali e quindi con alto valore biologico;
- Vitamine A e D (nel fegato e negli oli di pesce), vitamina B6 e B2 (muscoli);
- Sali minerali;
- Grassi Omega 3, importanti perché prevengono malattie cardiovascolari e perché contribuiscono a tenere bassi i livelli di trigliceridi e colesterolo.
Queste proprietà benefiche sono utili allo sviluppo fisico e mentale del bambino, permettendogli di non avere carenze nutrizionali di cui subirebbero le conseguenze in futuro. L’introduzione del pesce nella vita del bambino può avvenire intorno al quinto mese di vita, durante lo svezzamento, in modo da arricchire il corpo di sostanze nutritive e rafforzare le sue difese immunitarie per prevenire numerose malattie. Oltre alle proprietà benefiche che il pesce ha sul corpo umano in fase di crescita, è opportuno abituare il bambino ad un alimento che se introdotto in età troppo adulta potrebbe non essere gradito, provocando un deficit alimentare importante.
Perché i bambini consumano poco pesce
Durante il menù settimanale per i nostri piccoli, spesso si tende a preferire diversi tipi di carne invece che diversi tipi di pesce. Molti genitori lo fanno perché spaventati dalle lische o perché non sanno pulire questi alimenti.
Sapevate che ci sono tante tipologie di pesce senza spine per bambini, con una carne tenera e gustosa? Sono chiamati “pesci piatti”, hanno ottimi valori nutrizionali e sono perfetti se ci sono dei bambini a tavola. Si distinguono proprio per la forma piatta del loro corpo, grazie alla quale nuotano sul fondale del mare e hanno un colore “mimetico” che li fa fuggire dai predatori. Certo, è difficile trovare un pesce che non abbia le spine ma un’alternativa per facilitare la preparazione c’è ed è quella di scegliere un pesce piatto che abbia una lisca grande al centro e si possa spinare in modo semplice. Inoltre, la carne di questi pesci si presenta sottile e tenera, perfetta per i bimbi!
Vi state domandando se questa tipologia di pesce è anche saporita? Qui di seguito trovate degli spunti per conquistare tutti i palati, soprattutto quelli dei più giovani.
Quale pesci e cotture scegliere per i bambini
Pur compresa l’importanza del pesce, spesso si rinuncia a proporlo ai bambini perché si hanno poche idee su come cucinarlo. Al contrario di quanto si può pensare, però, il pesce più della carne ha diverse tipologie di preparazione ed è perfetto per non annoiare i bimbi.
Un altro criterio per scegliere il pesce da introdurre nella dieta dei bambini sin dai primi anni di vita è la digeribilità, non tutti i pesci sono indicati. È bene cominciare da pesci più magri, come la sogliola e il merluzzo, per poi passare al branzino o all’orata, mentre è meglio evitare tonno e salmone in cui sono presenti alcuni grassi saturi, difficili da metabolizzare a tutte le età.
Ma vediamo alcuni esempi di pesce e di cotture più adatte ai bambini:
- Sogliola, perfetta durante lo svezzamento e apprezzata dai bambini perché praticamente priva di spine e del classico sapore “di pesce”. Provatela cotta al vapore, condita con del limone.
- Platessa, simile alla sogliola ma meno costosa, ha un sapore delicato ed è perfetta con preparazioni che prevedono infarinatura, cottura al cartoccio o gratinatura.
- Rombo o Rana pescatrice, hanno un costo sicuramente più elevato, ma una carne soda e dal sapore che sembra aromatizzato. Il modo migliore per esaltare questo tipo di pesci è al forno o alla griglia con condimenti semplici a base di olio, sale e limone.
E perché non provare delle deliziose polpette di pesce in sugo da abbinare ad un piatto di spaghetti? Di solito i bambini amano gli spaghetti al pomodoro e vedere un piatto che solitamente apprezzano potrebbero indurli a mangiare pesce in modo più semplice.
Sapete che ci sono delle tipologie di pesce che sono da preferire in base all’età del bambino? A nove mesi, ad esempio, occorre iniziare con le varietà magre, perché meno allergizzanti: oltre a quelle citate prima, andranno bene anche merluzzo e trota. Verso il primo anno di vita si può proseguire con l’integrazione di pesci magri, come la spigola e il nasello, detti pesci bianchi per distinguere la loro carne bianca e il loro manto grigio scuro, tendente all’argento. Altri pesci come gli sgombri, l’orata o le sardine o, per meglio intenderci il pesce azzurro, è preferibile inserirli con calma dopo il compimento del primo anno.
Tutte queste varietà di pesce sono adatte al consumo da parte dei bambini e si prestano a molte ricette differenti, dalle più semplici alle più elaborate; perché i vostri piccoli si abituino a consumare pesce, non affrettate i tempi, procedere per step e consultate il pediatra. Non dimenticate che per loro tutto è un gioco e coinvolgendoli con piatti e ricette sfiziosi, potrete dire addio ai capricci a tavola!